la grandiosa piazza Registan con le tre straordinarie madrase di Ulug Begh, Shi Dor e Tilya-Kari, famose per la purezza delle linee e l’eleganza delle maioliche turchesi; il monumentale complesso dei mausolei Sach-i-Zinda; la moschea Bibi-Khanym, che sbalordisce per la ricchezza del decoro; il museo del sito archeologico di Afrassiab, l’antica Samarcanda abbandonata all’inizio del XII secolo dopo la conquista dei mongoli, l’osservatorio di Ulugh Begh e del bazar Syob, il più grande della città e situato vicino alla moschea di Bibi Khanym.
Bukhara
La città divenne uno dei centri più importanti della Via della Seta e conobbe il suo periodo di maggior splendore durante il
periodo samanide, tra il IX ed il X secolo d.C. quando divenne il cuore religioso e culturale dell’Asia Centrale. Intera giornata di visita del centro
storico, in gran parte risalente al periodo del khanato tra il XVI ed il XVII secolo: la vita ruota intorno alla piazza Labi Hauz, al cui centro si trova
una grande vasca attorno alla quale sorgono negozi e caffè all’aperto; visita in particolare della grande Moschea e del bellissimo minareto Kalon,
il Mausoleo di Ismail Samani, la cittadella chiamata Ark, le madrase Kukeldas, di Ulug Begh e Aziz Khan, i resti della madrasa di Chor Minor con
i suoi quattro minareti, i bazar ecc.
Khiva
Khiva è una città situata nella regione di Xorazm, in Uzbekistan. Secondo dati archeologici, la città fu fondata circa 1500 anni fa’.
È l’antica capitale di Khwarezmia e il Khanato di Khiva.
Itchan Kala a Khiva è stato il primo sito in Uzbekistan ad essere iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Il centro storico conserva più di 50 monumenti storici e 250 case antiche, per lo più risalenti al 18 ° o 19 ° secolo
Oggi è un centro storico e accogliente della Via della Seta che è ben allestito per il turismo.
Il cuore storico di Khiva (Xiva) è stato così ben conservato che a volte viene criticato come senza vita – una “città museo”.
Ma quando si attraversano le porte della città e si passeggia la murata di fango, è difficile non sentirti come se stessi entrando in un’altra epoca.
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